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Mucha Mujer offre formazione teatrale alle donne a rischio di esclusione sociale

IL RISERVATO|14 giugno 2011

Barcellona, 14 giugno (EFE)

Il progetto socioculturale Mucha Mujer, presentato oggi presso la sede della Società Generale degli Autori ed Editori di Barcellona (SGAE), offre formazione teatrale e integrazione sociale alle donne in processo di inclusione sociale nel quartiere Raval di Barcellona, secondo la SGAE.

"Le beneficiarie del progetto sono donne con problemi sociali: vittime di violenza di genere, ex tossicodipendenti, malate di AIDS, lavoratrici del sesso, donne appena uscite dal carcere, ecc.""


Il progetto ha un duplice obiettivo: restituire a queste donne l'autostima affinché possano relazionarsi meglio con la comunità e fornire loro gli strumenti che permettano loro di evolversi nel mondo artistico, non solo come attrici ma anche come personale tecnico.

Le beneficiarie del progetto sono donne con problemi sociali: ex tossicodipendenti, vittime di violenza di genere, donne malate di AIDS, donne appena uscite dal carcere, lavoratrici del sesso, ecc.

Laura Settecase, l'argentina ideatrice e regista di Mucha Mujer, ha dichiarato in alcune dichiarazioni all'Efe di utilizzare il teatro "come strumento di trasformazione sociale" e ha sottolineato che è necessario pubblicizzare il progetto per cercare di ottenere i finanziamenti che attualmente mancano.

Settecase, che attualmente lavora come insegnante, drammaturgo e regista teatrale, è membro di Trastero de las Artes, l'associazione culturale di Barcellona che ha avviato il progetto l'anno scorso.

La prima edizione si è conclusa con la realizzazione dello spettacolo testimonial "Lì dove custodisci la forza della tua umanità", interpretato da sei delle trenta donne che hanno partecipato ai laboratori.

Lo spettacolo, che racconta la storia delle donne che hanno partecipato alla prima edizione del progetto, ha debuttato il 27 novembre al Palau de la Música Catalana e verrà ripreso oggi presso la sede della SGAE in occasione della presentazione del progetto.

Inoltre, la sala Mompou della SGAE ospiterà una mostra fotografica che presenterà istantanee scattate durante i nove mesi di workshop. EFE ah/ce/is